Tornano gli incontri della seconda edizione di racconti di arte cibo e letteratura per la prima volta in un unico filone creativo al Mercato Centrale Roma, dal titolo: l’ARTE PRESA PER LA GOLA, ciclo di dibattiti che trattano l’arte e la cultura del cibo e approfondimenti letterari, ideato e curato dall’Associazione ARTEINDIRETTA Ets promossi in collaborazione con il Mercato Centrale Roma e con il patrocinio di Roma Capitale.
Tra i partner: L’ associazione Ets Test’ ART e l’Associazione Ets IDS Imprenditori di Sogni.
Il cibo e le bevande sono un modo per esprimere appartenenza, identità, relazioni.
Sono strumenti di socialità e di comunicazione. Il cibo di per sé già racconta: la fame e i modi per combatterla e poi per trasformarla in occasione di piacere. Il cibo racconta l’economia, la politica, i rapporti sociali, i paradigmi intellettuali, antropologici, filosofici e religiosi.
L’iniziativa completamente gratuita è rivolta agli esperti, agli appassionati e anche solo ai curiosi e viene realizzata nell’auditorium Spazio FARE, al secondo Piano del Mercato Centrale. Gli incontri sono dedicati alla storia e alla cultura dell’alimentazione, alle tradizioni e alla vita materiale, alla storia dell’evoluzione del gusto e alla storia della gastronomia: ovvero il modo in cui il cibo è stato pensato e discusso e rappresentato nel corso dei secoli.
Per apprendere la storia della cucina non bastano le ricette, ma è importante conoscere anche il mestiere, gli strumenti, le tecniche e la fortuna di chi le ha create .
Quindi, ci saranno approfondimenti sul lavoro di alcuni cuochi professionisti e sulle cuoche di casa e le loro invenzioni: gente che inventa, rischia, fa azzardi, sbaglia, porta fino in fondo i propri sogna, trionfa. E poi, anche, non dimentichiamo i gastronomi dilettanti e i filosofi golosi o i soli semplici osservatori. E ancora, storie di luoghi, di botteghe, di ristoranti, di palazzi, di banchetti dove questo lavoro ha trasformato il gusto e ce lo ha insegnato.
Parleremo dei grandi personaggi e di quelli meno noti di un mondo fantastico popolato da mitici chef, epici fantasmi e nomi celebri di grandi protagonisti della storia.
Una narrazione illustrata da una vasta selezione di opere dal mondo antico alla contemporaneità con letture e analisi di scene di genere, di mercato, nature morte, scene di cucina, scene di banchetti, e tutti quei capolavori in cui gli artisti hanno costruito un palcoscenico ideale sul quale la raffigurazione di cibi, variamente assemblati, evoca profumi e sensazioni tattili in chi li osserva.
L’osservazione di alcuni dettagli nei dipinti, sculture, incisioni, mosaici, affreschi ci aiuta a farci riflettere sull’evoluzione del gusto e della bellezza nel corso dei secoli ed evidenzia in modo stimolante gli stretti rapporti tra il cibo e la sua rappresentazione con particolare riferimento agli aspetti economici e culturali legati alla distribuzione e al consumo degli alimenti. L’interpretazione
dei simboli costituiranno, inoltre, indispensabili elementi per non confonderci, per avviare riflessioni sulla tavola, sulle favole intorno al cibo e sarà fondamentale per confortarci sulla serietà gioco. Così scopriremo che l’invenzione non nasce solo dal lusso e dal potere, ma anche dal bisogno e dalla povertà; ed è proprio questo il fascino della storia alimentare: scoprire come gli uomini, con il lavoro e la fantasia hanno cercato di trasformare i morsi della fame e le ansie della penuria in potenziali occasioni di piacere.
Ecco che si entra così nelle cucine e in quegli ambienti di conservazione e trasformazione dei cibi, entriamo nelle dispense, osserviamo pietanze materialmente commestibili ed evanescenti dopo poco e che diventano leggenda. Si descrivono banchetti celebri e le feste aristocratiche, i pranzi borghesi, le fiere e i mercati cittadini, le scene di genere per comprendere la ritualizzazione dei pasti e mettere insieme un mondo di sensazioni, ricordi, procedure, miti.
Durante la narrazione Sergio Basile e Yuri Napoli leggeranno testi critici e letterari, cronache, novelle, storie di vita di corte, scritti morali, documenti d’archivio: storie divertenti a volte anche drammatiche, sbalorditive e curiosità intorno al cibo e alla sua manipolazione e condivisione a tavola e non solo. E inoltre anche ricette storiche, trattati di storia gastronomica per presentare alimenti e prodotti di eccellenza dei nostri territori e dei paesi d’oltralpe. Dai dipinti alla tavola, le narrazioni prepareranno vista, tatto, olfatto e palato all’esperienza gastronomica da consumare anche subito nelle botteghe artigiane al piano terra del Mercato Centrale.
I racconti sollecitano il dibattito dei profondi legami tra mensa e cultura, cibo e politica, nonché il ruolo di molti artisti nella rappresentazione dell’evoluzione del gusto e della spettacolarizzazione del pasto, tenendo ben presente che la gastronomia è soprattutto un affare di piacere.
PRIMO INCONTRO 18 ottobre alle ore 19.00
I SOLITI NOTI
Patate e hamburger
Amsterdam van Gogh New York Warhol
Sarà trattato il tubero di origine americana, coltivata già ai tempi degli aztechi e dagli incas che giunge relativamente tardi sulle mense europee: venne introdotta nel XVIII secolo per divenire popolare però solo nell’Ottocento. La sua diffusione in Italia grazie ai carmelitani scalzi che spiegavano come doveva essere coltivata e mangiata. Si tratterà del significato sociale della patata che gli europei nel XVIII secolo lo ritenevano cibo per i contadini (o per gli animali); mentre nel secolo successivo il tubero entra a pieno titolo nell’alta cucina francese e aristocratica, grazie
anche alla grande operazione di marketing del farmacista francese Parmentier, personaggio fondamentale per stimolare la diffusione e il consumo in Francia. Nella cucina povera le patate erano l’alimento popolare per eccellenza, come possiamo vedere nella serie di schizzi e dipinti di Vincent van Gogh dedicati al tubero e al suo consumo. “I mangiatori di patate” manifesto del romanticismo sociale: in questo dipinto si coagula la concezione di Vincent del mondo di fronte al destino. Yuri Napoli legge alcune lettere indirizzate al fratello Theo, che sappiamo vanno di pari passo col processo di gestazione artistica delle sue opere. Poi il salto epocale negli Stati Uniti dove si afferma il nuovo mondo del consumo che diventa un magazzino di immagini di cui gli artisti a un certo punto “si appropriano” per farne altro o come si dice altrimenti, da decontestualizzare e ricontestualizzare diversamente. È il principio del ready made duchampiano applicato alle immagini invece che agli oggetti. Il cibo diviene simbolico della società dei consumi, che negli alimenti industrialmente elaborati e proposti nei supermercati, consumati nei fast food, vedono il segno tangibile della violenza del capitalismo. La pop art si afferma negli Stati Uniti all’inizio degli anni Sessanta e si dedica al genere della natura morta. La pop art denuncia gli eccessi del consumismo, celebra il cibo industrialmente prodotto come espressione primaria del genere di massa, il cui consumo è incoraggiato ossessivamente dalla pubblicità. Warhol e il suo rapporto con il cibo, le adorate zuppe Campbell mangiate per 20 anni e il panino con hamburger di irresistibile attrazione mistificatrice: golosità e passione immortalata in un video di 4 minuti e 28 secondi, filmato dal regista danese Jorgen Leth nel 1981.
PROGRAMMA dei prossimi incontri
16 novembre
LE TENTAZIONI SVELATE
Il gusto ai tempi dei Borbone.
Racconti diversi, natura in posa.
25 gennaio
IDOLI
Latte e i suoi derivati.
Incontriamo “la Lattaia” di Vermeer.
22 febbraio
DOPPIO GIOCO
Maccheroni e pomodori.
Un abbinamento di successo: quadri in tavola.
IL MITO
A tavola senza l’imperatore.
L’epopea napoleonica nell’arte e nella cucina.
18 aprile
AL LARGO E SOTTOCOSTA
Non parliamo di pesci in barile.
Le orate di Velazquez, l’aragosta di Dalì...
23 maggio
ESTASI
Sur un foie gras cosa bere? La gran festa del vino. Capolavori DOC.
APERITIVO servito allo SPAZIO FARE al secondo piano.
Al termine dell’incontro se lo desiderate sarà possibile consumare un APERITIVO,
al costo di 10 euro.
Potete scegliere un drink: calice di vino o Prosecco; oppure uno Spritz o Hugo o Mojito;
oppure Birra Baffo d’Oro o,4l e una SPECIALITA’ a scelta tra: Bruschetta pomodoro, mozzarella e origano; oppure La mozzarella e i formaggi ; oppure: Pizzetta Margherita o Pizzetta mortadella, burrata e pistacchi; oppure Tagliere di salumi con sottoli (carciofini e pomodori secchi);
Oppure. LA PASTA FRESCA: monoporzione di carbonara o monoporzione di cacio e pepe; oppure IL FRITTO: 1 supplì classico e 1 porzione di chips;
Oppure il SUSHI a scelta: Nigiri salmone 8 pz; Granchio e avocado 8 pz; Philadelphia rolls 8 pz; Tonno cotto e maionese giapponese 8 pz.
Oppure LE EMPANADAS ARGENTINE: Empanada prosciutto e formaggio più empanada salsiccia e formaggio; oppure Empanada Buenos Aires più empanada di pollo.
Il Mercato Centrale Roma ha stretto una nuova convenzione con il Parkin’Station Roma Termini via Marsala 33.
Vi preghiamo di confermare la prenotazione per il prossimo incontro entro il 17 ottobre 2023. E di attendere una nostra risposta. Sarà data conferma di partecipazione rispettando l’ordine cronologico di arrivo delle richieste.
fabianamendia@arteindiretta.it
info.roma@mercatocentrale.it
Precisare: nome e cognome
E indicare un contatto per potere poi inviare le prossime date degli incontri.
ARTEINDIRETTA Ets
Associazione senza scopo di lucro fabianamendia@arteindiretta.it
via Scipio Slataper 3 00197 Roma
via Vannella Gaetani 12 – 80121 Napoli