In occasione della mostra: Winckelmann e le raccolte del MANN. Monumenti antichi inediti, ARTEINDIRETTA presenta: “Il poeta e visionario della perfezione. L’Antichità svelata: il Neoclassicismo tra innovazioni e resistenze”, a cura di Fabiana Mendia.
Il racconto si propone di ripercorrere la vita e l’opera di J.J. Winckelmann, analizzando il contesto storico e culturale dell’Italia del XVIII secolo. Nel corso dell’approfondimento, Antonio Marziantonio leggerà testi critici e letterari. Tra gli autori: Goethe, Mengs, Genovesi, De Brosses.
Racconti, immagini e testi ci guideranno alla scoperta delle teorie e delle riflessioni del celebre studioso dell’antichità, considerato il fondatore dell’archeologia moderna e della storia dell’arte. Tra le sue pubblicazioni: Pensieri sull’imitazione delle opere greche in pittura e scultura (1755), Storia delle arti del disegno presso gli antichi (1964) e Monumenti antichi inediti (1767).
Sullo sfondo si muove il variegato ambiente artistico romano, che vede come protagonisti Anton von Maron, Angelica Kauffmann, Wilhelm Tischbein, Christoph Heinrich Kniep, Pompeo Batoni, Anton Raphael Mengs.
Con quest’ultimo Winckelmann allaccia un vero e proprio sodalizio che durerà per anni e porterà a un ricco scambio intellettuale. Roma è per l’archeologo il luogo in cui può finalmente mettere a frutto i suoi studi: dopo aver lavorato come bibliotecario presso i cardinali Domenico Passionei e Alberico Archinto, viene accolto sotto la protezione di Alessandro Albani, grazie al quale lo studioso ha accesso alla più grande collezione di opere archeologiche esistente in Europa, esposta nella favolosa villa che il cardinale fa costruire sulla Salaria.
Nello stesso periodo Winckelmann alterna numerosi viaggi a Napoli e agli scavi di Ercolano e Pompei, che dopo i recenti ritrovamenti attiravano viaggiatori provenienti da diversi paesi europei.
Winckelmann, con le sue personalissime descrizioni delle opere d’arte, ci ha lasciato in eredità pagine folgoranti, dettate da un’intensa passione che talvolta sfocia nel lirismo; con il suo contributo lo studioso tedesco ha rivoluzionato non solo la storia dell’arte, ma in generale il gusto e la sensibilità italiana ed europea.