artICOLo pubblicati da fabiana mendia su



Capolavori che ritornano di Fabiana MENDIA

Mecenatismo romano avveduto e collezionismo illuminato con il fine di riportare in patria preziose testimonianze della nostra vita artistica dal ‘400 al ‘900 si incontrano con successo nella mostra a Palazzo Ruspoli, sede della Fondazione Memmo. “Capolavori che ritornano” a cura di Isabella Lapi Ballerini, raccoglie una raffinata selezione di un centinaio di dipinti e sculture acquisiti a partire dagli anni ‘70 dalla Banca Popolare di Vicenza e dalle sue “costole”, la “Cariprato” e “Banca Nuova” di Palermo. L’allestimento creato da Ezio Frigerio conduce i visitatori ad addentrarsi attraverso il percorso espositivo diviso per “aree territoriali”, in una “galleria“ che riproduce il gusto dei “connaisseur” del ‘600 e del ‘700.Nella prima sala la “Veduta di piazza dei Signori” di Carlo Ferrari (1845) evoca il foro dove ha sede la Banca Popolare di Vicenza, una tela scoperta in Inghilterra, riportata in Italia ed emblematica per sottolineare l’impegno del Gruppo nell’operazione “Capolavori che ritornano”.

Si parte, quindi, seguendo un percorso cronologico con dipinti del ‘500 e del ‘600 di scuola toscana, attraverso un “excursus” della pittura della Controriforma con quadri devozionali, tra cui “l’Adorazione dei Pastori” di Tommaso di Stefano Lunetti, “L’Assunta” di Santi di Tito e il “San Francesco in orazione” di Jacopo Chimenti. Si entra poi nel “cuore” della collezione con la pittura del Rinascimento Veneto che annovera tra i protagonisti la famiglia Bassano, Giovanni Bellini, Bartolmeo Montagna, Tintoretto. “La Coronazione di Spine” di Caravaggio, proveniente dalla collezione Cecconi e acquistata nel ’75 dalla Cariprato, a metà della visita, conquista l’ammirazione dei visitatori, che hanno la possibilità di ammirarne le caratteristiche esecutive a confronto con la copia di cerchia caravaggesca della sagrestia di San Bartolomeo a Rivarolo (Genova). La pregevole raccolta di “quadri da stanza” toscani e veneti si beve in un sorso fine alla fine con le sequenze di soggetti biblici, allegorici e mitologici e ritratti dei vari Bilivert, Vignali, Dandini, Furini, Dolci, Vecchia, Maffei, Carpioni, Ricci, Pellegrini. La sezione dell’’800 e del ‘900, tra cui Canova e Bartolini, conclude e lascia appagati.
TORNA AGLI ARTICOLI