Mostra Loghi d'Italia- Storia dell'arte di eccellere... di Fabiana MENDIA
Un Amarcord del Made in Italy che illustra il fermento culturale del dopoguerra e della ricostruzione, con storie di elaborate e imprevedibili invenzioni pubblicitarie, di prodotti e oggetti funzionali firmati da celebri designer, realizzati grazie al felice incontro tra creativi di successo e il mondo imprenditoriale del Paese. Le mura di Castel Sant’Angelo sono lo scrigno, fino al 25 gennaio, dei sogni degli italiani che, dal 1946 in poi, prendono coscienza del problema del disegno sia dal punto di vista pratico che da quello storico. Per esempio, con l’uscita dagli stabilimenti della Piaggio della prima “Vespa”, creata da Corradino D’Ascanio, un mito per le forme arrotondate. “Loghi d’Italia – Storie dell’arte di eccellere”, ideata e curata da Innovarte (realizzata in tandem con la Commissione Cultura di Confindustria e Museimpresa), è un viaggio iniziatico nel mondo della comunicazione pubblicitaria per chi ha venti, trenta anni oggi; mentre è un tranquillo e nostalgico viaggio, un po’ retrò, per tutti quelli che hanno più quaranta anni, e che hanno potuto divertirsi con “Carosello”, la trasmissione andata in onda dopo il telegiornale su Rai 1 (fino al 1977), che ha lanciato con i suoi sketch prodotti alimentari, dolciari e industriali di memorabile successo. Tra i marchi prestigiosi rimasti impressi oltre che per la qualità, anche per i suoi “simboli” e gli slogan. Tra le rivoluzioni gastronomiche di fine XIX secolo, da un’idea della signora Giulia Buitoni, nativa di San Sepolcro, l’intuizione di usare il grano duro al posto del grano tenero per lavorare la prima pastina glutinata, messa in commercio nel 1884. Il passo successivo che farà schizzare le vendite?
L’avere affidato a Federico Seneca, pittore, grafico pubblicitario il manifesto dove campeggia, su un fondo nero, la sagoma di una suorina con in mano un piatto fumante di minestra. Tra gli iniziatori della politica di marca, tra le prime aziende a lanciare una vera e propria campagna pubblicitaria, l’azienda Lavazza che affida ad Armando Testa il lancio del nuovo marchio. Nasce la miscela Paolista, affiancata dai personaggi Carmencita con le lunghe trecce e Caballero, per rimarcare i valori di forza, passione e simpatia. La mostra scorre seguendo quattro aree tematiche: innovazione, impresa e comunicazione, impresa e arte, impresa e design e impresa e innovazione. Nella seconda sezione le creazioni dei maggiori progettisti italiani nel campo del disegno industriale, tra cui le radio e i televisori Brionvega, gli occhiali Safilo, il divano Throw-away di Willies Landies per la Zanotta e la poltrona Sacco di Gatti, Paolini, Teodoro. TORNA AGLI ARTICOLI