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Il Dossale Corvisieri di Fabiana MENDIA

Il Dossale Corvisieri, dal nome del collezionista romano che nell'800 lo possedeva, del pittore riminese del Trecento Giovanni Baronzio, per la prima volta riunito e restaurato, inaugura una nuova stagione di valorizzazione della propria raccolta di capolavori alla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini. A fargli da corona la Soprintendenza al Polo Museale Romano ha organizzato la prima "mostra dossier", inaugurata ieri, con quindici opere di artisti attivi nelle terre dei Malatesta, tra la fine del '200 e il primo quarto del '300, che hanno contribuito alla diffusione del linguaggio giottesco nell'area adriatica. I nodi da sciogliere sulla breve, ma intensa storia della "scuola riminese", i cui protagonisti sono per lo più noti con i soli nomi Giuliano, Pietro, Giovanni, Neri , esauritasi in soli cinquant'anni, sono ancora molti; ma la mostra "Giovanni Baronzio e la pittura a Rimini nel Trecento" è l'occasione per stimolare ulteriori approfondimenti e, soprattutto, per avviare la ricerca per la ricomposizione di importanti cicli pittorici. Ai collezionisti, antiquari, storici dell'arte e direttori di musei Daniele Ferrara, curatore dell'esposizione, lancia un appello: trovare le parti mancanti del dossale Corvisieri realizzato dal Baronzio intorno al 1330 per la chiesa del convento dei Francescani di Villa Verrucchio (poco distante da Rimini). Le due tavole dipinte nella mostra narrano la "Passione di Cristo", ma la lettura non è completa perché mancano alcune tavole, tra cui la "Crocefissione". I due pannelli del dossale, ognuno composto da sei episodi (tra cui l'"Ultima Cena", la "Salita al Calvario") , acquistati il primo nel nel 2006 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e il secondo con la "Deposizione della Croce", la "Pentecoste" della Galleria Nazionale d'Arte Antica sono stati ricomposti nella seconda sala del percorso. Dopo un'introduzione sulle attività politiche e religiose di uno dei principali centri della bassa Pianura Padana, seguono le sezioni dedicate alla produzione artistica per la committenza privata e pubblica e, infine, sulla pittura riminese fuori Rimini con le opere del Maestro dell'Incoronazione di Urbino, tra cui si esibisce un frammento di affresco con la "Natività del Battista", conservata a Palazzo Barberini. TORNA AGLI ARTICOLI