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La morte di Didone di Fabiana MENDIA

L'arte contemporanea interviene a sostegno delle collezioni del passato e sensibilizza gli amatori e il pubblico sul tema della tutela, della salvaguardia e del restauro del patrimonio culturale. La Fondazione CittàItalia e il suo nuovo presidente Alain Elkann hanno scelto come palcoscenico per la IV edizione delle Giornate dell'Arte (sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali), la Galleria Spada in piazza Capo di Ferro, che ospita una raffinata raccolta di dipinti dal XVI al XVII secolo, iniziata dal cardinale Bernardino, uomo di vasti interessi, nominato nunzio pontificio in Francia da Urbano VIII Barberini. La sera del 27 settembre, alle 20,30, nel cortile in cui si apre la celebre galleria prospettica del Borromini (in 8 metri e ottantadue centimetri è creata l'illusione che ne siano trentacinque) saranno venduti all'asta opere di trenta artisti, tra cui Albanese, Caracciolo, Cascella, Diodato, Drei, Lombardo, Mambor, Marchegiani, Marotta, Monachesi, Parisot, Perilli, Pisani, Turco. Una parte della somma raccolta sarà destinata al restauro della tela del Guercino "La Morte di Didone", commissionata nel 1629 dal cardinale Spada per Maria de' Medici. Il capolavoro del maestro emiliano esposto nella quarta sala, rappresenta un episodio tratto dall'Eneide in cui viene narrata la fine tragica della regina di Cartagine, raffigurata in una fastosa impaginatura scenografica, in punto di morte, soccorsa dalle ancelle disperate, mentre in volo Cupido sconfitto si allontana.
"Il quadro-spiega la direttrice della galleria Maria Lucrezia Vicini- non è in gravi condizioni, ma da molti anni era necessario rimuovere le tamponature di carta giapponese e operare il consolidamento della pellicola pittorica per permettere una lettura completa Aspettavamo da tempo di avere i fondi per potere riconsegnare ai visitatori la tela restaurata e questa iniziativa rappresenta per noi la soluzione tanto attesa".
Perché non si possa pensare che l'iniziativa "L'arte di amare l'arte" promossa dalla Fondazione CittàItalia per la Galleria Spada, sia solo una goccia nell'oceano, per aiutare l'Italia scrigno di immensi tesori, il presidente Elkann ha annunciato il programma per la prossima primavera. "Per incoraggiare gli italiani a riscoprire il loro orgoglio di abitanti di un meraviglioso paese con una concentrazione di capolavori immenso e stimolare l'attenzione a esserne custodi attenti -ha detto- abbiamo deciso di organizzare nelle piazze d'Italia concerti e spettacoli per promuovere una forte campagna di sensibilizzazione sulla tutela e sulla salvaguardia del patrimonio artistico. Pippo Baudo presenterà le serate. Tra gli artisti che parteciperanno, hanno già aderito Franco Battiato, Lucio Dalla, Paolo Conte, Piero Chiambretti, Gianna Nannini, Luciana Littizzetto". L'obiettivo è nobilissimo: gli incassi saranno devoluti al restauro di monumenti e opere d'arte delle città che ospiteranno l'evento. L'eco delle serate dell'arte della Fondazione sarà mondiale. Un S.O.S che parte dal Paese in cui migliaia di turisti si mettono in fila ogni giorno, dal Nord al Sud, per ammirare il Cenacolo di Leonardo a Milano, la Cappella degli Scrovegni di Giotto a Padova, la Camera degli Sposi di Mantegna a Mantova, la Galleria degli Uffizi a Firenze, la Cappella Sistina di Michelangelo alla Città del Vaticano, la mostra di Caravaggio al museo di Capodimonte.
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