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Dalì. Roma, sogno surrealista. di Fabiana MENDIA

Ragazza alla finestra e L'uomo invisibile: questi due dipinti realizzati tra il 1925 e il 1929 per la loro diversità sia di linguaggio che di soluzioni iconiche, rivelano l'assoluta padronanza del giovane Salvador Dalì degli aspetti tecnico-formali della pittura; tanto della pittura d'avanguardia che di quella del passato. L'artista spagnolo, nato a Figueras nel 1904 dipinge la sorella Ana Maria seguendo la scia di quel recupero dell'oggettività della rappresentazione che si afferma in Europa agli inizi degli anni Venti. Ad osservare bene, la rinnovata oggettività nel raffigurare la seducente figura è tutta impregnata di fantasia, di bellezze immaginate: è una visione di sogno. Nell' uomo invisibile, dipinto quando Dalì è in rapporto con il movimento surrealista parigino, indica che è avvenuto un salto di natura teorica.
L'artista catalano non gioca più con le risorse di ambiguità della buona pittura mimetica della tradizione, ma presenta delle immagini doppie, che derivano chiaramente da un progetto intellettuale e indipendente dalla realtà naturale.
Dopo sessanta anni Roma ospita una rassegna dedicata a Salvador Dalì, il fotografo di sogni dipinti a mano (come amava definirsi), al Complesso del Vittoriano, che soddisfa brillantemente l' obbiettivo primario dei curatori Montse Aguer e Lea Mattarella di evidenziare parallelamente il percorso umano e artistico del maestro di Figueras, approfondendo in modo particolare i rapporti con l'arte italiana. Dipinti, disegni, documenti, fotografie, filmati, lettere e oggetti surrealisti, provenienti in massima parte dalla collezione della sua città natale, esposti nella mostra Dalì-Un artista, un genio, nata da un progetto di Alessandro Nicosia, raccontano l'evoluzione del maestro dagli anni, coinvolgendo il pubblico in un avvincente "percorso a ostacoli", con colpi di scena e disorientamenti. Punte alte della tensione percettiva si possono rilevare, per esempio, di fronte alle opere degli anni Trenta, quando dopo l'incontro con Gala, la sua musa rassicurante per tutta una vita (allora moglie del poeta Éluard) il maestro applica la teoria degli oggetti a funzionamento simbolico, secondo cui gli oggetti più comuni e banali, defunzionalizzati, decontestualizzati o manipolati nelle loro caratteristiche strutturali, materiali o proporzionali, producono un' ironia capaci di stimolare le facoltà percettive e visionarie dell'osservatore. Sono gli anni in cui Dalì firma Eclissi osmosi vegetale, Spettro sex appeal, Singolarità, quadri in cui in antitesi con l'automatismo dei Surrealisti che pone l'artista in un ruolo essenzialmente passivo, il pittore applica il metodo paranoico-critico di organizzazioni di immagini dell'inconscio, basato sulla de contestualizzazione e sull'associazione creativa delle immagini stesse e sul presupposto che la creazione artistica sia paragonabile al delirio dei paranoici.

Nelle vaste sale del museo del Vittoriano il mondo daliniano, quello che comprendeva anche quei motivi pittorici tratti dalla realtà, che sono se stessi e contemporaneamente un' altra cosa (un orologio che è un formaggio di camembert oppure una venere d Milo che ha il viso di un celebre torero) viene celebrato e presentato al visitatore in modo coinvolgente. L'interesse di Salvador Dalì per la letteratura, la poesia (nel 1921 incontra Federico Garcia Lorca), il cinema (nel 1929 gira con Bunuel Un chien andalou), le teorie di Freud per l'inconscio allontana la sua ricerca dai problemi linguistico-formali, aprendola agli aspetti interiori e pulsionali della soggettività, alla psicologia del profondo, al rapporto tra le opposte forze. Salvador Dalì: giù la maschera. Le potenzialità della comunicazione surrealista e le visioni del suo credo sono fino al 1 luglio sotto gli occhi di tutti. Dalì e la sua libertà dell'immaginazione partono da alcune certezze, sintetizzate in suo celebre testo. Tra i flash: Contro la semplicità Per la complessità, Contro la Politica Per la Metafisica, Contro il macchinismo Per il sogno, contro la rivoluzione Per la tradizione, Contro la medicina Per la magia, Contro l'arte moderna Per l'arte del Rinascimento, Contro Rembrandt per Vermeer, Contro Michelangelo Per Raffaello, Contro gli uomini per me, Contro lo scetticismo Per la Fede.
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