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Una dedica di Cattelan per l' Amaci di Fabiana MENDIA

Un megafono sull’arte del presente, dal Trentino alla Sicilia, alla Sardegna e alle Marche. La terza giornata del Contemporaneo, promossa dall’AMACI, prevede per sabato prossimo in tutta la penisola, il coinvolgimento di ventiquattro istituzioni museali e di seicento gallerie private. Porte aperte gratis per alcuni musei statali, inaugurazioni di mostre, laboratori didattici, convegni: così l’Associazione Musei Arte Contemporanea intende promuovere una più diffusa e consapevole conoscenza del panorama artistico di oggi. A creare il logo di quest’anno è stato prescelto Maurizio Cattelan , impertinente e mediatico, con il suo somaro che scompare dietro un tronco, con valenza metaforica multipla e larga portata simbolica, a sottolineare la condivisione di intenti con il WWF, come ha precisato ieri, durante la conferenza stampa al Ministero dei Beni e delle Attività Culturale, il presidente Fulco Pratesi: “L’arte contemporanea aiuta a educare i giovani al pensiero creativo e al pensiero critico, per comprendere meglio i problemi globali complessi come i mutamenti climatici”.
La mappa dei musei “sensibili” alla diffusione dell’arte contemporanea al pubblico sempre più ampio di addetti ai lavori, appassionati e curiosi un po’ timidi, li vede concentrati soprattutto al Nord e al Centro, mentre al Sud e nelle zone adriatiche sono ancora troppo pochi. Tra gli aderenti: il Kunst di Merano, il CeSAC di Caraglio, il Castello di Rivoli, il MART di Rovereto, il GAM di Torino, la Galleria Civica di Trento e di Modena, il GAMc di Bergamo, il MAMbo di Bologna, il Centro Pecci di Prato, il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, il MAN di Nuoro, Castel Sant’Elmo a Napoli. Nella capitale, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna ha fatto coincidere la retrospettiva di Vedova con la Giornata del Contemporaneo, aperta per tutti alle 18 e gratis insieme al museo Andersen, al museo Manzù e al MAXXI, prossimo alla conclusione dei lavori di allestimento. Assente, invece, il Macro. .
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