L’orgoglio di sentirsi italiani riscoprendo i propri musei, straboccanti di reperti archeologici, di quadri, sculture, ceramiche, oreficerie. Una visita flash, di giorno, durante una pausa pranzo prolungata, può attirare, ma sicuramente un itinerario di sera nei saloni di un Palazzo storico, può essere irresistibile. Quindi, prima di scoprire tutte le “carte” sul programma delle mostre che si inaugureranno da settembre in poi fino a Natale nella capitale, tiriamo dal “mazzo” la prima esposizione, che coinciderà con “La Notte Bianca”, il 19 settembre. La tavola con l’impudica Margherita, l’amante senese di Raffaello, nota come “La Fornarina”, sarà di nuovo visibile, dopo il restauro durato due anni, a Palazzo Barberini. “I 20 mila visitatori accorsi a partecipare alla “Notte di Caravaggio” hanno dimostrato come sia aumentato l’interesse per il patrimonio artistico- spiega Francesco Maria Giro, sottosegretario ai Beni Culturali. “Tuttavia, una parte degli appassionati ha bisogno di eventi che lo stimolino a frequentare quei musei che trascurerebbe altrimenti”.
Atteso e osannato per la forza primigenia del colore Vincent van Gogh (“Dalla campagna alla città”, titolo completo, a cura di Cornelia Homburg) ritorna dopo 22 anni nella Città Eterna. Dall’ultima rassegna alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, epocale per l’affluenza e per l’entusiasmo dei critici, il Complesso del Vittoriano ospita un’accurata selezione di tele e disegni del maestro olandese dall’8 ottobre. Al Colosseo, due giorni prima, si avviano i festeggiamenti per l’anno della Cina in Italia con l’esposizione “I 2 Imperi”, che arriva in seconda battuta da Palazzo Reale a Milano. Circa 450 opere per un confronto tra arte romana e arte delle dinastie cinesi dal II secolo a.C. al IV d.C. . Già annunciata da vari mesi sulla facciata delle Scuderie del Quirinale, il 6 ottobre, i curatori Carlo Sisi e Fernando Mazzocca taglieranno il nastro della grande mostra: “1861. La Nascita delle Nazioni nella grande pittura europea”, focalizzata su soggetti di storia contemporanea e sulla pittura di battaglia. “Sarà la prima occasione-anticipa Mario de Simoni, direttore generale dell’Azienda Palaexpo, presieduta da Emmanuele Francesco Maria Emanuele - di celebrazione ufficiale per ricordare la conquista dell’Indipendenza e dell’Unità d’Italia. Sessanta quadri creeranno un affascinante racconto per immagini”.
Al Chiostro del Bramante, dal 14 ottobre, si presenta un percorso nella pittura veneta “Da Pisanello a Tiziano, da Tintoretto a Tiepolo”, composto con opere provenienti dall’Accademia di Carrara di Bergamo, chiusa per ristrutturazione.
“Lucas Cranach : l’altro Rinascimento”, il 15 ottobre, apre il dibattito alla Galleria Borghese sul rapporto tra la raffinata produzione, caratterizzata da autorevolezza espressiva e forte tensione psicologica del protagonista della breve ma gloriosa stagione della pittura tedesca del ‘500 e della Riforma, e l’arte italiana contemporanea. “Venere e amore col favo di miele”, è l’opera del museo romano che sarà esposta insieme a una quarantina tra tele e xilografie, provenienti dalle maggiori collezioni europee.
Leonardo e Michelangelo sono i protagonisti del primo evento dell’autunno promosso da Zétema Progetto Cultura . Dal 30 ottobre Il “Ritratto di musico” dalla Pinacoteca Ambrosiana e “I Lottatori”, dalla Casa Buonarroti di Firenze saranno esposti ai Musei Capitolini.
Per completare il programma culturale, Albino Ruberti, amministratore delegato dell’azienda che gestisce con successo 17 musei civici, annuncia per il 15 dicembre l’apertura della mostra “Ori della Romania”, ai Mercati di Traiano, sulla storia della civiltà dacica.
Partono in autunno inoltrato gli eventi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, al Palazzo delle Esposizioni e al Museo Fondazione Roma, con tre coinvolgenti programmazioni. In successione: il 3 novembre a viale Belle Arti si analizza la produzione di ceramiche e pittura e del gruppo “Cobra” e si approfondiscono i rapporti dei fondatori con l’Italia. Il 9, la complessa storia dell’arte della società precolombiana, dai tempi in cui la capitale dell’Impero era “Teotihuacan. La città degli Dei” (150-450 d.C. circa) sarà esplorata da migliaia di estimatori e curiosi per le sale del museo di via Nazionale, che in contemporanea potranno conoscere le creazioni dell’artista messicano Carlos Amorales .
Le arti dell’età neoclassica, la storia della nascita dei “musei”, il fascino delle rovine e i fermenti culturali seguiti alle scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei, sono solo alcuni dei temi affrontati nelle sezioni nel grande evento: “Roma e l’antico”(dal 29 novembre), allestito nel nuovo Museo Fondazione Roma, sempre a di via del Corso. Nella vecchia sede, di fronte, destinata al ‘900 e al contemporaneo, il 21 settembre, il presidente della Fondazione Emanuele, inaugura la personale dell’artista futurista marchigiano “Sante Monachesi”(1910-1991).
I “Fasti della Famiglia Farnese” e “ Lo scrigno di Caravaggio” chiudono il calendario del 2009, mentre Lorenzo Lotto e i Preraffeilliti sono già attesi per il 2011 alle Scuderie e alla GNAM. La prima mostra, allestita a Palazzo Farnese, dal 16 dicembre, organizzata da “Civita”, affronta la storia della formazione delle collezioni rinascimentali fino a quando la residenza diventa sede dell’Ambasciata di Francia. La seconda, che apre negli stessi giorni, allestita all’Archivio di Stato accanto al Senato, si basa sui risultati di ventennali ricerche sui documenti che riguardano la vita privata e le committenze del maestro lombardo. TORNA AGLI ARTICOLI